12/ottobre/2011: da Matilde

SOSPENDERE L'ANALISI
 

Salve,
vorrei sottoporle quel che mi è capitato per cercare di capire....
ho cominciato l'analisi da quasi un anno, inizialmente ho sentito di aver imboccato la strada giusta, la mia anilista dice che perchè l'analisi funzioni deve accadere qualcosa e devo dire che sono accadute molte cose. Mi sono posizionata in maniera diversa e i risultati ci sono stati.
La mia analista mi ha invitato da subito a seguire tutte le sue proposte, oltre l'analisi una volta a settimana anche il Piccolo Gruppo una volta a settimana con altri 15 pazienti, e le lezioni la domenica mattina oltre che Incontri in occasioni particolari, io ho portato mio marito alle lezioni della Domenica mattina e poco a poco ha iniziato anche lui l'analisi.
Sono passati diversi mesi e poco tempo fa la Dott.ssa non ha più voluto mio marito perchè diceva che stava sulla difendeva non parlava abbastanza di se.
Ha preteso che io mi custodissi il più possibile, che lo evitassi e gli parlassi del mio dolore del fatto che non aveva più intenzione di tornare in analisi, ma non è bastato, Lei si è sempre più irritata e irata e ha cominciato ad attaccarmi, qualunque cosa facessi era sempre sbagliata, insomma mi ha messo alle corde, ingiungendomi di prendere una posizione che producesse in lui qualcosa.
Ho portato un sogno* in analisi e da quello Lei ha capito che io sono implicata nell'avidità nella invidia, nella menzogna, nel falso sè. E io lo dovevo ammettere, dovevo dire quello che lei voleva farmi dire che ero implicata nell'avidità, sotto il suo sguardo giudicante e irato.
Alla seduta successiva era visibilmente irata, scopro che Lei ritiene di essere stata messa da me nel posto della zingara e di questo è molto offesa, che il fatto che io non abbia titolo di occuparmi della casa vuol dire che le sue parole non hanno titolo, non hanno valore per me e quindi io non introietto niente e che sono avida voglio essere lei prendere il suo posto, perchè sono invidiosa de Lei. Mi vorrebbe liquidare dopo poco più di 20 minuti ma cambia idea e mi tiene lì col capo chino senza poter proferire parola (perchè lke mie parole sono tutte sbagliate, e mentono).
All'ultimo incontro del Piccolo Gruppo ha parlato del tema del risentimento, dell'arroganza della tracotanza, dell'invidia dell'avidità...di schizzoparanoia di psicosi di tutto il male possibile in riferimento a me, era per me quella sfuriata di 3 ore, cui ho dovuto assistere senza fiatare come componente del gruppo, insomma ha parlato di me o di quello che lei pensa di avere smascherato di me, con allusioni chiarissime a mie frasi, sulla mia falsa gentilezza.
Mi ha voluto annientare,ha dato una metafora da elaborare per il prossimo mercoledì tratta dalla Bibbia:Il Vitello d'Oro e ha detto che al prossimo incontro dovremo parlare noi e che da qualcuno si aspetta delle scuse.
Sono molto provata, molto affaticata e addolorata, ho messo la mia vita, la mia famiglia nelle mani di questa persona che inizialmente si è dimostarta amorevole, ma che ora vedo sotto tutt'altra luce, Lei tiene i suoi pazienti in una dipendenza feroce. Li demolisce senza ricostruirli , parla sempre di gratitudine e ha sempre mille richieste che i sui pazienti sono obbligati ad esaudire per debito di gratitudine.
Ho deciso di interrompere mi sento smarrita, confusa ho bisogno di un'altro punto di riferimento che mi faccia da termine di paragone.
Le ho scritto per avere il suo parere.
La ringrazio se vorrà rispondermi.
Matilde

* Sogno: Vado in un bosco, entro in una casetta molto semplice di legno, la trovo graziosa e vedo che c'è un piccolo giardino. Successivamente ci torno e vedo che il giardino è pieno di erbacce vorrei toglierle, allora mi chedo se posso, ma la casa non è mia e mia madre mi dice che era di una vecchia, di una zingara la quale avrebbe voluto lascarla a mia madre ma non sapeva il suo nome e quindi l'ha presa Giovanni (l'uomo di mia mamma). Rimango male e sento rabbia perchè mia madre non si sa far rispettare e lui prende tutto..